lunedì 30 luglio 2012

FEUERZEUG - Dead Wahines And Tsunamis

Informazioni
Gruppo: Feuerzeug
Titolo: Dead Wahines And Tsunamis
Anno: 2012
Provenienza: Svizzera
Etichetta: Irascible
Contatti: myspace.com/feuerzeugband - facebook.com/fzband
Autore: Mourning

Tracklist
1. Cyclops Will Be Beheaded
2. Landkreuzer
3. Evel Knievel Has Kissed The Devil
4. I'll Scratch Until I Bleed A Flood
5. Nitroghostcar
6. Fusion Van
7. Cruising The Desert Part One
8. Cruising The Desert Part Two
9. Release The Kraken
10. Kometa
11. Lieuplorodon VS Giant Orthocone
12. Magma, Lava And Burned Karma
13. Dead Wahines And Tsunamis

DURATA: 1:10:01

È sempre tempo di stoner ma l'estate? L'estate è climaticamente e per visioni mistiche la stagione più adatta per affossarsi e farsi affossare da una mole imponente di release del genere, musica desertica ascoltata magari in riva al mare e che aumenta la calura, ottimo segnale per godersi al meglio un tuffo rinfrescante e ovviamente mai farsi mancare una bibita fresca, se c'è quel gusto alcolico adatto non guasta di certo.
Chi non conosce e non ha mai attuato questa sorta di modus operandi?
Certo la Svizzera, patria natìa dei Feuerzeug, il mare non ce l'ha e il deserto non sa cosa sia, eppure questo grintoso quartetto di Losanna composto da David Van Neeg (chitarra e voce), Marc Cappelletti (batteria), Esteban Von Wolfsburg (chitarra) e Terry Pinhard (basso) sembra proprio uscito dal panorama stoner made in U.S.A.
Prendete gli esempi più classici di Kyuss e Fu Manchu, aggiungete un tocco Q.O.T.S.A. e avrete fra le mani il sound di questi ragazzi, se invece dovessimo parlare di nomi europei gente come Dozer, Low Rider e Truckfighters sarebbe con tutta probabilità la prima della lista, la Svezia ha una serie di band da paura e non lo scopriamo oggi.
I Feuerzeug hanno debuttato nel 2009 con "Drive Fast And Crash" e a tre anni di distanza si ripresentano con "Dead Wahines And Tsunamis", lo tsunami c'è davvero ed è prodotto da tredici pezzi che incanalano energia, grinta e il fascino di alcuni aspetti retrò "seventies and spacey/psych" in una proposta che non disdegna mantenere il piede ben pigiato sull'acceleratore.
Il platter si prende le sue dovute pause distanziandosi dai momenti ricchi di vibrazioni e fuzz-driven desert, ciò si percepisce nello pseudo rilassamento utilizzato a preludio dell'ennesimo brainwashing emotivo come avviene nei due capitoli a titolo "Cruising The Desert", il secondo di questi diviene lo spartiacque fra la prima parte più "fast" dell'album, nella quale spiccano canzoni come l'opener "Cyclops Will Be Beheadead" e "Evel Knievel Has Kissed The Devil", e la conclusiva dove è impossibile non notare un aumento del minutaggio per canzone dovuto al fattore psych presente con ottimi risultati in brani quali "Release The Kraken" e la titletrack posta in coda.
La produzione perfetta, la prestazione strumentale invidiabile, veramente fluido e coinvolgente l'asse ritmico con il basso di Terry in gran spolvero, e il particolare modo di cantare di David, il singer ricorda in più di un'occasione una strana collisione fra Maynard dei Tool e Kurt Cobain dei Nirvana, danno una marcia in più a "Dead Wahines And Tsunamis".
È un disco importante questo secondo lavoro dei Feuerzeug, una dichiarazione di maturità e la pretesa di non voler ricoprire un ruolo marginale all'interno di uno dei settori musicali più floridi e qualitativamente migliori, con il terzo potrebbero porre definitivamente il loro nome sulle bocca di tantissimi e a quanto pare le intenzioni ci sono proprio tutte.
Lo stoner è la vostra vita? "Dead Wahines And Tsunamis" entrerà a farne parte, in originale, questo era ovviamente sottinteso.

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