venerdì 13 gennaio 2012

DIXIE WITCH - Let It Roll

Informazioni
Gruppo: Dixie Witch
Titolo: Let It Roll
Anno: 2011
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Small Stone Records
Contatti: myspace.com/dixiewitch
Autore: Mourning

Tracklist
1. Let It Roll
2. Boogie Man
3. The High Deal
4. Red Song
5. Saving Grace
6. Sevens
7. Anthem
8. Automatic Lady
9. Second Chance
10. December

DURATA: 35:59

Dixie Witch, già il monicker è utile quanto esplicativo di cosa le orecchie possano ricevere in offerta da un album come "Let It Roll".
Il nome non è forse fra i più conosciuti, se non per chi segue con costanza le uscite southern rock, è innegabile infatti che le influenze di una band ormai rodata e con una decade di attività come questa siano identificabili nei mai dimenticati Lynyrd Skynyrd, Allman Brothers e nei più recenti Monster Magnet e Alabama Thunderpussy nelle fasi più rocciose.
Band che ha visstuo il cambio di chitarrista con l'entrata in line-up nel 2009 di JT Smith che prese il posto di uno dei founder, Clayton Mills e il cui appeal di stampo blues è divenuto più possente e "metallizzato", l'impronta sudista matrice del sound fuzzy gronda infatti adesso di whisky e calura come mai in antecedenza.
Il platter non denota cali, dieci tracce che dall'opener e titletrack sino al momento di chiusura affidato a "December" mettono in pista il meglio del repertorio sfoderando ottimi assoli, fasi più prestanti, intense in "Anthem", alleggerendo i toni in "The High Deal" ma stranamente non ritroviamo nessun brano acustico o quella sorta di "ballad" che spesso viene inserita per ammortizzare l'impatto di un disco. Nel caso di "Let It Roll" l'effetto rock è dirompente e canzoni quali "Red Song" e "Automatic Lady" ne sono una lieta conferma.
La scelta ha comunque un senso dato che la durata di poco superiore ai trentacinque minuti lo rende fruibilissimo e fa venire voglia di riascoltare il tutto appena un secondo dopo la conclusione.
Strumentalmente non si può veramente far nessuno appunto al trio, la voce di Curt "CC" Christensen, bassista della band, è di quelle che se si amano personaggi come Ronnie Van Zant e Greg Allmann non può essere discussa, ti entra dentro ed è ben supportata nelle fasi corali da quella del batterista Trinidad Leal, capace di mettere a disposizione un drumming accattivante miscelando frenesia e rocciosità, è invece strano che proprio il basso sembri lasciare in parte la ribalta pur rimanendo vivo e presente.
Siamo di fronte all'ennesima release marchiata Small Stone che di diritto si guadagna l'acquisto per le indubbie qualità di una formazione, i Dixie Witch, più che mai in forma, cosa si può desiderare di più da un "Let It Roll" se non essere un'anima profondamente ispirata dal sud? Che il "dixie" sound sia con voi, alzate quindi i bicchieri, l'ora del whisky "a go go" è giunta!

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