lunedì 19 settembre 2011

DEMENTIA - Beyond The Pale


Informazioni
Gruppo: Dementia
Titolo: Beyond The Pale
Anno: 2011
Provenienza: Germania
Etichetta: MDD
Contatti: www.myspace.com/dementiametal
Autore: Bosj

Tracklist
1. The Stream
2. Reveries In Abhorrence
3. To Decay
4. Your Antecedence
5. Symmetrical Life Criticism
6. A Bunch Of Laments
7. The Scorn In Me
8. Affliction Curse

DURATA: 57:36

Band tremendamente di culto, o meglio "überkvlt", i tedeschi Dementia. Attivi dall'ormai lontano 1989, sono sempre stati un gruppo avaro di produzioni, preferendo (così ci piace credere) la qualità alla quantità.
Il nuovo "Beyond The Pale", appena quarto lavoro completo in oltre vent'anni di carriera, si segnala, tra le altre cose, per essere il primo full del gruppo ad uscire per un'etichetta discografica e non in qualità di autoproduzione.
In questi sette anni di silenzio (il precedente "Nina" data infatti 2004) i cinque tedeschi hanno composto un nuovo segmento della loro storia, in orbita attorno alla (vecchia?) scuola del death metal melodico; non a caso, i nomi indicati nel breve testo promozionale parlavano di Desultory, Mercenary e, soprattutto, Edge Of Sanity. Questi ultimi, nello specifico l'immenso Dan Swanö, sono sicuramente numi tutelari di questo "Beyond The Pale", che in determinati momenti addirittura sfiora il plagio (i vocalizzi effettati di "Reveries In Abhorrence" sembrano usciti da "Crimson II", se non dai primi Nightingale).
A questo, tuttavia, si aggiungono la personalità e l'animo più dichiaratamente progressivo del combo, confluenti in partiture decisamente varie in cui i cambi di tempo e di motivo sono all'ordine del giorno, e in tempi piuttosto dilazionati, al limite del decompresso; non considerando l'intro "The Stream", stiamo infatti parlando di quasi un'ora di disco suddivisa in appena sette tracce, non certo la tipica fruibilità del melodic death. Si spiega così anche il riferimento ai Mercenary di qualche anno fa, nonostante il gruppo danese non abbia mai toccato i vertici prog dei qui presenti teutonici.
Tra un riff e l'altro, tra una strofa in growl e un ritornello in clean, i nostri trovano anche il modo di inserire scorci di tastiere settantiane che paiono uscite dal taccuino per appunti di Jon Lord (altra cosa in cui Swanö ha fatto scuola in numerosi suoi progetti); è il caso ad esempio di "Your Antecedence" e di "A Bunch Of Laments".
Ancora, possiamo trovare cori appena accennati (i primi minuti di "Affliction Curse") che fanno da preludio a cavalcate tipicamente melodeath che tradiscono, per quanto i Dementia tentino di mascherarla, l'effettiva collocazione temporale del platter: è il 2011, il genere ad oggi ha delle connotazioni precise, specialmente con riferimento ai toni e alle distorsioni delle sei corde, infinitamente più morbide e meno graffianti di come erano quindici o venti anni fa in Svezia, e questo è un dato di fatto.
"Beyond The Pale" è un disco, insomma, che non riesce ad uscire dai canoni del microgenere entro cui è iscritto, ammesso e non concesso che voglia farlo, ma che sfrutta una variopinta serie di espedienti per rendere la proposta il più personale, particolare e concreta possibile. Un plauso ai Dementia che tentano, e in gran parte riescono, a dare spessore ad un genere troppo spesso sacrificato in termini di contenuti in favore di una fruibilità formale che nove volte su dieci lascia il tempo che trova, ma non questa volta.

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