lunedì 15 agosto 2011

HEAVY LORD - Balls To All


Informazioni
Gruppo: Heavy Lord
Titolo: Balls To All
Anno: 2011
Provenienza: Olanda
Etichetta: Solitude Productions
Contatti: www.myspace.com/heavylord - www.heavylord.nl
Autore: Mourning

Tracklist
1. Back When The Giants Ruled The Earth
2. Balls To All
3. Kick Teeth
4. Dieselweed
5. Fear The Beard
6. Track 6
7. Mare Tranquillatis
8. Drown

DURATA: 45:43

Gli Heavy Lord non sono degli sprovveduti, non sono dei novellini ma è arrivata l'ora che diano 'sta benedetta spallata.
La formazione olandese è giunta al quarto lavoro con "Balls To All" e ha sin dagli esordi dimostrato di possedere quantità, qualità e disciplina nell'applicarsi con dedizione e coerenza al genere che adora, lo stoner/doom.
Il "problema", che poi definire tale sarebbe catastrofico, sarebbe meglio dire la mancanza, è il fatto di trovarmi a che fare ancora una volta con un album che sa di occasione mancata e dover ripetere nella mia testa o nelle discussioni fra amici: "cazzo che peccato".
Perché dico questo? La line-up è consolidata, i due chitarristi, Jeff e Wes Lee (anche voce scream), sono fantastici in fase di creazione, impostazione del riffato, riescono ad attingere dalle classiche influenze sabbathiane come dalla natura più odierna di band quali High On Fire e Crowbar (per citarne solo due) senza divenirne un mero clone, di spunti interessanti le sei corde ne regalano anche in fase solistica.
Del resto non mancano i pezzi di valore in tracklist sia che si cerchino momenti più pressanti e scuri ("Dieselweed"), si punti sulla struttura articolata e accattivante ("Fear The Beard") o che siano le atmosfere più vicine al movimento classic a ritagliarsi maggior spazio ("Kick Teeth").
Purtroppo nello stesso modo in cui va evidenziata la prestazione strumentale convincente, si deve in egual maniera far presente che la sezione vocale suddivisa fra Steve e Wes soffre parecchio ed è il primo dei due citati, anche bassista del combo, a portare con sè il fardello più pesante.
In più di un'occasione fra attacchi poco aggraziati e frangenti in cui la stonatura sembra lì dietro l'angolo ("Kick Teeth" e "Drown"), il cantante pare poco adatto a dare una forma alla mole e al potenziale tramutato in note, particolarmente più incisive e acide le incursioni di Wes che conquista la scena.
Momenti morti poi come "Track 6", fatta di una calma inframezzata da silenzi ed effettistica, e la sonnolenta "Mare Tranquillitatis" (forse troppo tranquillo) appiattiscono l'incedere di "Balls To All" che se non risollevasse il morale con "Drown" rischierebbe di causare sin troppi sbadigli.
L'ho detto all'inizio e lo ripeto adesso, è un peccato, gli Heavy Lord non possono e non devono di certo puntare a una poco lodevole sufficienza con i mezzi e l'esperienza che si ritrovano, cosa attendersi quindi? Non lo so, l'unico consiglio che posso darvi è di provare "Balls To All", di sicuro qualcosa e più di buono c'è, il dubbio è incentrato sul numero di giri che gli concederete, a voi quindi l'ultima parola.

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