lunedì 15 agosto 2011

BROKEN MELODY - Mirroring Identities


Informazioni
Gruppo: Broken Melody
Titolo: Mirroring Identities
Anno: 2009
Provenienza: Italia
Etichetta: Copro Records
Contatti: www.broken-melody.com
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Beast Within
2. The Lover Of Innocence
3. I Live Again
4. A Question To Your Heart
5. Breaking The Chains
6. Dreaming Of A New World
7. Return Denied
8. Dark & Light
9. The Life Of A Night
10. Until The End

DURATA: 53:54

La formazione sarda dei Broken Melody c'ha messo un po' a carburare ma passo dopo passo pare aver trovato la propria dimensione affinando il power metal intriso di venature hard/rock e AOR che la caratterizza sin dalla nascita.
Dopo aver prodotto nel 2007 l'accoppiata di lavori che li ha messi in luce, l'ep "If You Want To Fly" e il debutto "Face The World", entrambi autoprodotti, aver avuto occasione di esibirsi all'estero e ottenuto un contratto con la Copro Records, nel 2009 rilasciano il secondo full "Mirroring Identities".
Vogliono apparire come incattiviti anche se il cuore dei ragazzi è più tenero che mai, non ingannino infatti i vocalizzi incazzati in un paio di tracce, si adattano umoralmente all'incedere dei brani anche se non sono granchè incisivi, il cantato acquista valenza e carisma quando viene espresso nel modo più elementare sfruttando il clean che si tiene a galla con delle discrete linee.
L'operato combattivo e ricercato dei due chitarristi Roberto Ortu e Emanuele Ninu, validi nell'incasellare ritmiche serrate quanto nell'escogitare scappatoie che deviano sul versante progressivo per variegare e destandardizzare la proposta, è il punto saliente, il più intrigante e meglio congeniato del disco. Le linee di basso di Gabriele Viviani e i pattern di batteria di Francesco Usai a supporto fanno poco più dell'essenziale ma tengono botta dando una discreta dinamica e impatto.
Quello che non comprendo è la scelta di spezzare il feeling di un album che pesta e si dimena irruente e sfrontato con pezzi che colpiscono, come il trio in testa alla tracklist, con altrettanti che virano addolcendo e proponendosi in pieno stile ballad.
Partiamo dal fatto che un brano come "A Question To Your Heart", o "Dark & Light", sia bello, è suonato con passione e capace di esprimere e trasmettere emozioni, però un episodio dal lento andare va bene, due si possono reggere ma tre ammazzano la vivacità e l'esplosività che con ardore erano state tirate su.
Si viene a creare un fenomeno stile "altalena" che non è per nulla positivo durante lo scorrere del disco, sconnette completamente. Provate a immaginare di ascoltare in un primo momento un pezzo pimpante dei Vision Divine e subito dopo un lento dei Toto, poi ripartire alzando i ritmi e poi allentare di nuovo, questo tira e molla non stimola di certo l'attenzione, il paragone è sicuramente estremizzato ma spero si possa intendere ciò che voglio dire.
"Mirror Identities" rialza la cresta con una scatenata "Return Denied", arrembante, dotata di un finale mozzafiato e una prestazione solistica da parte dei due axemen superlativa e chiude i giochi col botto con "The Life Of A Night" e "Until The End". La prima dell'accoppiata si distingue per la capacità di mutare in corsa nei suoi otto minuti di durata.
La produzione non ha grosse pecche, il suono è abbastanza definito e di cercare peli nell'uovo non sono il tipo, è evidente il passo in avanti fatto dai ragazzi di Alghero, la vera domanda è: qual è la strada che decideranno d'intraprendere in via definitiva? La miscela sinora offertaci ha purtroppo dei limiti e quindi si può decidere fra continuare a suonare lasciando aperta la porta a soluzioni mainstream o dare una sonora sterzata avvalorando il peso di cui godono le trame di stampo metal.
Non essendo un padre eterno consigliare l'una o l'altra sarebbe quasi un volersi erigere al di sopra di chi la musica l'ha composta e non è compito mio, certo è che quando filano spediti la lancetta del gradimento personale va dritta verso l'alto.
Vi invito a dare una possibilità ai Broken Melody e a "Mirroring Identities", le idee ci sono, le potenzialità pure, attendiamo, chissà cosa ci faranno ascoltare in futuro, sono ottimista.

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute