lunedì 8 agosto 2011

BENEDICTUM - Dominion


Informazioni
Gruppo: Benedictum
Titolo: Dominion
Anno: 2011
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Frontiers
Contatti: www.myspace.com/benedictum - www.benedictum.net
Autore: Mourning

Tracklist
1. Dominion
2. At The Gates
3. Seer
4. Grind It
5. Prodigal Son
6. The Shadowlands
7. Beautiful Pain
8. Dark Heart
9. Bang
10. Loud Silence
11. Epsilon
12. Sanctuary (bonus track)
13. Overture/The Temples Of Syrinx (bonus track)

DURATA: 01:02:54

C'è un momento in cui la carriera di una band deve avere forzatamente una svolta, il terzo disco a detta di tanti è il crocevia che può condurre al baratro o innalzare definitivamente il lavoro svolto sino a quell'attimo, dandogli una rilevanza di maggior spessore e considerazione o annientando ciò che di buono si era fatto in precedenza lasciando una macchia indelebile agli occhi dei fans.
Il 2011 è l'anno dei Benedictum, la formazione dell'aggressiva Veronica Freeman dopo averci deliziato con due mattonate di puro heavy metal del calibro di "Uncreation" e "Season Of Tragedy", con una line-up rinnovata di ben tre quinti rispetto al recente passato, è pronta ad assaltare le nostre orecchie con "Dominion".
I californiani non hanno mai amato particolarmente la stasi compositiva, sono da sempre una realtà altamente derivativa dal punto di vista delle sonorità che attraversano territori seventies, classic/thrash, power e prog senza che nessuna delle influenze vi passi inosservata ma che ha sempre dimostrato una capacità muscolare e d'adattamento in corsa che ha permesso loro di inserire all'interno delle release varianti tali da far prevedere un'ennesima "evoluzione".
Se "At The Gates" gioca la carta della potenza e "Seer" al contrario regala veri e propri spunti di classe, "Grind It" si diletta con atmosfere evocanti certe soluzioni della Seattle grunge più heavy mentre "The Shadowlands" si prodiga nel percuotere l'ascoltatore con l'elementare accoppiata composta da chitarroni distorti e refrain "d'acchiappo" a seguito.
C'è da far notare anche qualche piccolo intoppo che frena la devastante marcia del platter. Brani come "Prodigal Son", unico filler del disco, poco incisiva e interessante rispetto al resto, e l'inizio di una "Epsilon" sin troppo scontato sono gli unici frangenti in cui si percepisce un lieve calo, peccato perché lo strumentale "Beautiful Pain" è perfetto nel ruolo di "stop and go" che ci conduce al binomio che conquista il cuore del metallaro formato da "Dark Heart" e "Bang" con il secondo perfetto per una "heavy rotation". "Loud Silence" invece esalta le doti solistiche di un Pete Wells che in più di un'occasione fa letteralmente faville con i suoi assoli.
Le bonus track "Sanctuary" è leggiadra, Veronica è spettacolare e l'accompagnamento acustico condito dalla solistica permette alla canzone di girare alla perfezione, "Oveture / The Temples Of Syrinx" (se non aveste idea a chi appartenga la paternità di tale brano, VERGOGNATEVI!!!) è uno dei gioielli incastonati nell'album "2112" e anche se la versione originale è pressoché inimitabile, quella proposta dai Benedictum è decisamente di gran livello.
Maturità? C'è. Pezzi validi? Ci sono. Produzione? Calzante. Prova strumentale? Praticamente impeccabile dal punto di vista esecutivo. E se teniamo conto pure della personalità dirompente della singer i punti salgono e salgono. Perché non si arriva al top? Per il semplice fatto che manca ancora quella zampata felina che mi scombussoli talmente tanto da farmi urlare al capolavoro.
I Benedictum sono una certezza, una di quelle band a cui affidare i vostri soldi può solo voler dire avere ancora una volta heavy metal di qualità che ciberà la collezione che curate con passione, non può quindi mancare fra i titoli che possedete questo "Dominion".

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