lunedì 28 febbraio 2011

SADAEL - Diary Of Loss


Informazioni
Gruppo: Sadael
Anno: 2010
Etichetta: Silent Time Noise
Contatti: www.myspace.com/sadael
Autore: Mourning

Tracklist
1. Attraction
2. Particies
3. Loss
4. Above The Doom
5. Regret
6. Selfless
7. Circle Of Life

DURATA: 48:50

Avevo già incrociato la figura del musicista armeno Sadael nell'occasione in cui recensii uno dei tre lavori usciti nel 2010, "Essence", adesso mi ritrovo fra le mani quello che avevo ascoltato insieme al citato per approfondirne la conoscenza, "Diary Of Loss", il primo dei capitoli full sinora pubblicati, l'ultimo è "Secret Doctrine" che come si usava dire al tempo della raccolta Panini: mi manca!
Facendo un paragone fra i due album che ho più volte fatto girare nello stereo, dopo vari passaggi posso affermare che la mia personale predilezione ricade proprio su questa prima prova, l'ambientazione delle tracce presenti inquadra meglio la proposta funereo/gotica che il mastermind elabora, stranamente risulta anche più matura e meglio calibrata rispetto al successore che qualche falla soprattutto in ambito di produzione la poneva in bella mostra.
Il tocco gelido come il marmo di una lapide affidato ai synth e alle note decadenti del pianoforte e le atmosfere colme di sofferenza hanno un punto in comune: "Particles", entrambe le release possono infatti vantare la presenza dell'elegante brano strumentale e sono questa eleganza e raffinatezza coniugata all'odore acre della morte a reggere le sorti di un platter, "Diary Of Loss", che mostra la parte più amara ma suadente del tramontare, lento e con stile come se la signora in nero si fosse messa in ghingheri pronta ad accudire l'anima del malcapitato prima del finale destinatogli, l'armonia di "Loss" e la possenza del growl che marchia a fuoco "Attraction" sono solo due degli anelli formanti una catena stringente.
L'aria si tinge di toni drammatici in una "Above The Doom" ritualistica, l'organo scandisce i secondi accompagnando le liriche severe di Sadael e se "Regret" per alcuni punti è accomunabile all'opener, le successive "Selfless" e "Circle Of Life" favoriscono la deriva sonora di stampo funeral, aumenta la sensazione tombale, greve e dilatata nello svolgersi, la concentrazione va tenuta alta per non perdere il bandolo della matassa.
"Diary Of Loss" ci mostra le due facce di una medaglia, la prima malinconicamente triste, claustrofobica e avviluppata su se stessa quasi una confessione dell'ultima ora recitata fra sè e sè, l'altra austera e spossante, in entrambi i casi la musica offerta è di difficile assimilazione e riscuoterà di sicuro l'interesse in primis degli appassionati e abituali fruitori di tali sound ma potrebbe rivelarsi una sorpresa anche per chi non è proprio un amante di questa area del panorama a tinte scure.
In passato avete già avuto il piacere d'ascoltare uno dei lavori di Sadael? Se vi fosse piaciuto, non avrete problemi a godere di "Diary Of Loss", in caso contrario meglio evitarsi un tedio (per chi scrive molto intrigante) che vi ruberebbe solo del tempo utile a far altro.

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