lunedì 29 novembre 2010

FLOODSTAIN - Slave Of The Self Feeding Machine


Informazioni
Gruppo: Floodstain
Anno: 2010
Etichetta: BadMoodMan Music
Contatti: www.myspace.com/floodstainstonerrock
Autore: Mourning

Tracklist
1. Deathproof
2. Icepick Lobotomy
3. Slave To The Self Feeding Machine
4. Jawbreaker (The Peace Within)
5. The Slumbering Titan Slayer
6. Crooked Teeth
7. Suicide Pep Rally
8. Suicide Bonus

DURATA: 37:17

Dall'Olanda un buon act di stoner/metal, è questo che sono i Floodstain e "Slave To The Self Feeding Machine", loro nuovo lavoro, non è che l'ennesima conferma di come questo tipo di sound stia vivendo un periodo d'oro.
Le influenze già dal primissimo passaggio on air vi risulteranno abbastanza semplici da individuare, se infatti i Sabbath non possono mancare, la direzione desertica/southern di Kyuss e Alabama Thunderpussy sembra sia la più adatta a inquadrare lo svolgimento di brani che sanno darsi sia a momenti più catchy, sia ad altri notevolmente più duri e metallici alle volte forse troppo avendo poco senso all'interno di un platter simile "Jawbreaker (The Peace Within)".
Sono una formazione ancora in fase d'assestamento, non si può negare che pur avendo un suono quasi da sala prove la musica faccia il proprio dovere, pezzi come "Deathproof" (figlia dei Down) e "Icepick Lobotomy" da sole forniscono un quadro generale di quello che i ragazzi sono capaci d'offrire: adrenalina, devozione al genere e una buon piglio, caratteristiche genuine che da sole non bastano per fare un disco di valore ma che supportate come in questo caso da più brani di discreta fattura danno forma a una visione complessiva della storia che va ben oltre una stirata sufficienza.
Le due canzoni chiamate in causa non sono quindi le uniche da evidenziare, vi sono un altro paio di episodi che per quanto classicamente ricollegabili a mezzo mondo possiedono il proprio perché, vedasi la bella "The Slumbering Titan Slayer", "Crooked Teeth" col suo ritornello catchy da canticchiare e "Suicide Pep Rally" la cui prestanza e l'assetto del riffing, diviso fra il creare melodia e veri e propri solchi, rendeno interessante.
"Slave To The Self Feeding Machine" è un album che va avanti trascinato dall'entusiasmo che i Floodstain riescono a trasmettere, devono sicuramente migliorare soprattutto dal punto di vista della cura apportata al settore produzione, ciò non toglie che il platter si faccia ascoltare con piacere e gli appassionati dello stile mettendolo su passerebbero del tempo in compagnia di buona musica, li si attende al varco sperando in una successiva conferma, per ora: stoner on air!

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