lunedì 30 agosto 2010

HYPNOS 69 - Legacy

Informazioni
Gruppo: Hypnos 69
Anno: 2010
Etichetta: Elektrohasch
Contatti: www.myspace.com/hypnos69
Autore: Mourning

Tracklist
1. Requiem For A Dying Creed
Movimenti: I - Within The Spell, II - Visions/Within The Spell (Reprise), III - A Requiem For You
2. An Aerial Architect
3. My Journey To The Stars
4. The Sad Destiny We Lament
5. The Empty Hourglass
6. Jerusalem
7. The Greatwork
Movimenti: I, Nigredo: Corruption, Dissolution, Individuation - II Albedo: Purification, Burnout Of Impurity;
The Moon, Female - III Citrinitas: Spiritualisation, Enlightenment; The Sun, Male - IV: Rubedo: Unification
Of Man With God And The Limited With The Unlimited

DURATA: 1:12:32

Chiunque segua il movimento rock psichedelico per un motivo o un altro spero si sia imbattuto in questo notevole combo belga: gli Hypnos 69.
Attivi da una decade e più, hanno sfornato opere spettacolari sino al 2006 quando con "Electric Measure" sembrava fosse giunto il momento del loro addio.
Per fortuna ciò non è avvenuto in forma definitiva, solo una pausa per rientrare quest'anno a tutti gli effetti nel roster della Elektrohasch che li aveva prodotti nelle ultime due uscite.
Si ripresentano ai fan e agli appassionati in genere con l'ennesimo album che rasenta il capolavoro: "Legacy".
La classe non è acqua ed è inutile girarci intorno, ci sono musicisti che l'ispirazione e la composizione le hanno nel sangue, questo è quanto si può dire della formazione che sfoggia una prestazione fantastica sotto qualsiasi punto di vista.
Gli anni Settanta sono il motore su cui il mondo musicale degli Hypnos 69 è imperniato, la scuola di Pink Floyd, Hawkwind, King Crimson e in certi frangenti noterete come un'aura Jethro Tull avvolga le tracce, è un esempio che non viene clonato ma a cui viene data anima vibrante che istintiva colpirà il cuore di chi è profondamente innamorato di tali ascolti senza far pensare a un semplice revival, non sono gente che clona gli Ac/Dc, questi signori possiedono carisma e personalità da vendere.
Settantadue minuti di una grazia e maestosità impressionanti racchiudono evoluzioni jazzy, chitarre heavy e una scansione dell'universo emozionale ricco di gamme e colori rappresentate dalle costanti variazioni di mood che all'interno di "Legacy", assemblano un piano dimensionale su cui la musica è libera di muoversi priva di alcun legame definibile forzato.
Intrufolarsi in un track by track sarebbe dovuto ma dilungherebbe un discorso che se intrapreso e sviluppato nei suoi minimi dettagli ne avrebbe davvero tante (troppe) di cose da dire, scegliere una traccia rispetto ad un altra? Non ci penso neanche, esistono casi come il suddetto dove non si potrebbe vivere e respirare una certa atmosfera se tutti gli anelli della catena non risultassero ben allineati e presenti dando un contributo fondamentale a una ruota che dal primo all'ultimo secondo non smette di girare creando caleidoscopiche esaltazioni di pensiero.
La presenza dell'Hammond e del Korg quanto quella del sassofono non sono limitate al ruolo d'occasionale orpello come spesso ci s'attende, chi conosce tale stile sa che qualsiasi strumento vi entri a far parte ne diventa un tassello senza il quale l'opera perderebbe un po' del proprio valore, non c'è nulla che si possa ritenere irrisorio in un gioco fatto d'incastri sfuggenti e sensazioni.
Un album intensamente spirituale, un percorso che come già potrete intendere dai titoli assegnati ai brani ripercorre un sentiero illuminante, fatto di citazioni (ne troverete una di Hermetes Trimegistus all'interno del digipack e un'altra di Einstein a dar corpo al testo di "An Aerial Architect"), un sound espressamente etereo con particolare attenzione ai fraseggi più riflessivi e malinconici e un'affascinante serie di scelte sonore che intriganti ne variegano il discernere scongiurando la parola monotonia che si prende un bel calcio in culo.
Un disco da comprare a scatola chiusa, ne ero sicuro prima di possederlo dati i trascorsi meravigliosi in compagnia della loro arte, ne sono ancor più saldamente convinto adesso che ho potuto apprezzarlo e girarmelo fra le mani.
Se li conoscete già, internet o negoziante di fiducia ma fatelo vostro, nel caso non li aveste ancora ascoltati direi che è anche arrivata l'ora, non sapete cosa vi siete persi fino a questo momento.

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