lunedì 24 maggio 2010

ERUPTION - Lifeless Paradise

Informazioni
Gruppo: Eruption
Anno: 2009
Etichetta: On Parole Productions
Autore : Mourning


Tracklist
1. Prayers, Betrayers
2. Monumental Mind
3. The Auditors
4. Democracy
5. Electrifried
6. Playing With Matches
7. Twisted Reality
8. Inner Wastelands
9. The Sands Of Time

DURATA: 47:38

Quando per la prima volta ho inserito nel lettore "Lifeless Paradise" degli Eruption ho pensato fossero la classica band americana che non era riuscita a sfondare negli eighties, inghiottita dalle mille e più uscite di valore similare.
Due considerazioni, due errori. Primo, la band è slovena, secondo, il disco è del 2009, sì anagraficamente e geograficamente sono proprio fuori da ciò che avevo asserito, eppure ascoltando i brani di questi ragazzi è impossibile non pensare al thrash made in U.S.A.
Le influenze che vibrano in esso sono cristalline: Metallica, Anthrax, Testament e Megadeth, ok non brillano come originalità ma sono una scarica adrenalinica continua, l'unica presenza europea sembra essere per vie traverse qualche linea sparsa riconducibile all'accoppiata teutonica Destruction/Paradox.
La voce del cantante Klemen "Buco" Kalin è una via di mezzo fra James Heitfield e un Joey Belladonna incazzato, anche se nelle linee di "The Auditors" interpretativamente appare la figura di Chuck Billy.
Le chitarre inanellano riff su riff, il guitarworking di Tim "Timo" Tajiè e Klemen Erjavec è esaltante in quanto vero, gronda quella spensieratezza in parte genuinamente cazzona che da sempre dona vitalità alle release thrash dedite all'headbanging sfrenato.
Il quartetto "Monumental Mind", "Democracy", "The Auditors", "Twisted Reality" vale l'acquisto del disco, fra un basso che si prende spazio vivacemente, chitarre slanciate e tanto salutare divertimento, una proposta alquanto semplice al fine dei conti ma efficace.
Non male anche l'episodio strumentale "Inner Wastelands" che presenta qualche spunto carino evitando di estraniarsi dal contesto in cui è inserito.
L'album è compatto ed è stato prodotto curando più che discretamente il sound, tanto da poter ascoltare con buona resa tutti gli strumenti.
E' vero che siamo in un periodo di pieno revival e che di band che si cimentano nello stile anni Ottanta ce ne sono un fottìo, rimane comunque il fatto che gli Eruption e il loro "Lifeless Paradise" siano fra i diretti figli di quegli anni come mentalità e scelta di suono privo di plastificazioni o sovrastrutture.
Amanti del thrash, quello puro, fate più che un semplice pensiero su questo lavoro: è un acquisto che ha valore.

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute