lunedì 26 aprile 2010

URNA - Iter Ad Lucem

Informazioni
Gruppo: Urna
Anno: 2009
Etichetta: Atmf
Autore: Mourning

Tracklist:
1. Iter Ad Lucem pt. I
2. Iter Ad Lucem pt. II
3. K-TH-R
4. Om
5. Sefira Malkuth
6. (untitled)

DURATA: 44:44

La formazione sarda degli Urna nasce come realtà funeral doom a tinte black, nel corso della breve quanto intensa carriera sinora svolta i cambiamenti sono stati continui sino a un'esclusione quasi totale dell'influenza black nel sound a favore di altre tipologie di scelte e accanimenti sonori.
Con "Iter Ad Lucem" ci si trova davanti un terzo lavoro maturo e di non facile assimilazione, il disco infatti riprende le atmosfere tetre e claustrofobiche del proprio predecessore "Sepulcrum" privilegiando però un'evoluzione che porta all'inserimento di vistose partiture ambient e un lavoro di synth a tappeto di una profondità devastante.
La durata pachidermica delle tracce (ad esclusione della conclusiva "untitled") è scelta precisa, il sound viene dilatato e inspessito da chitarre che in certi frangenti evocano il lato più oscuro del doom/death primordiale, le voci severe e perseguitrici imperterrite si scagliano sull'ascoltatore come la falce del "Cupo Mietitore", infrangendo qualsiasi barlume di speranza possa rappresentare una luce di fuga dalla coltre fitta e stringente che gli episodi uno dopo l'altro innescano come una vera e propria reazione a catena.
Le divagazioni ambient permettono alla parte più intimista di "Iter Ad Lucem" di venir fuori prepotentemente, incalzando il pensiero, costringendolo a entrare in un vortice oscuro la cui prestanza verrà rincarata dall'uso di note malinconico struggenti da parte del piano e da urla stridule che continueranno a fustigare in maniera violenta l'animo di chi lo sto sviscerando.
Sviscerare sì, perchè l'unico modo per godere realmente di un lavoro talmente pregevole quanto difficile da cogliere in pieno a primo impatto è metterlo più e più volte nel vostro lettore anche consecutivamente, lasciando che vi maceri, che le note e le atmosfere torbide vi rapiscano e s'impossessino totalmente della vostra attenzione.
Quando ascoltai la prima volta questo nuovo Urna, trovai come unica pecca la batteria che, per quanto "essenziale" e "minimalista", non mi spiegai il perchè non quadrasse con il resto del composto.
Bene dopo una serie continuata di on air il complesso prese forma sempre più nitida e la soluzione scelta per il drumming seppur non la riesca ancora appieno a digerire è probabilmente la più adatta a supportare la loro proposta.
Una band valida, dischi che vanno ben oltre i classici stilemi del genere e mostrano una personalità e maturita conseguita, se amate l'estremo del metal nella versione decadente, nichilista e catacombale dove mente e corpo si disperdono in unico vuoto senza fine: "Iter Ad Lucem" è un album che non può mancare alla vostra collezione.

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