lunedì 11 gennaio 2010

LILYUM - Ultimatum


Gruppo: Lilyum
Anno: 2009
Etichetta: Salute Records
Autore: Cupra

Tracklist
01. Overture – Casus Belli
02. Finally It’s The End
03. Regimental Thanatocracy
04. Seclusion
05. Not Of This Breed
06. Banished To Life
07. A Ghost Along My River

DURATA: 49:04

Ormai è un dato di fatto che il suolo italico sia brulicante di realtà piuttosto valide che spesso riescono faticosamente ad emergere dopo anni di duro lavoro e vicissitudini varie. Tra queste non si possono che annoverare i piemontesi Lilyum che, dopo un passato Thrash/Post Thrash, approdano sui lidi Black metal con "Ultimatum", full lenght uscito per la Salute Records nel 2009.
Il sound proposto dal duo ci fa ri-piombare nella magia dei primi anni Novanta: un Black metal di ascendenza scandinava, agghiacciante, crudo e dal palpabile mood spettrale. A tutto ciò i Lilyum aggiungono movenze ipnotiche grazie ad arpeggi conditi da riverberi striscianti ed echi sinistri. Le dinamiche sono martellanti e ossessive come in "Finally It's The End", oppure scarne e taglienti ("Not Of This Breed") in grado di riversare copiose dosi di odio. Davvero intenso e pregevole il connubio tra le trame soffuse e celestiali del synth, che spesso "degradano" verso tonalità più inquietanti, e le parti di chitarra con quel taglio minimale, "secco" e gelido che ricorda i Satyricon: "Seclusion" incarna alla perfezione questa dualità che si fa voce di paure recondite e arcane presenze. Di tutt'altra atmosfera "Banished To Life", con influenze che rasentano il Doom per il feeling lento e sfiancante che la caratterizza, arricchita da arpeggi di chitarra che alternano sensazioni tetre ad altre più melanconiche e sofferte.
Tra gli apici creativi di "Ultimatum" segnalerei "Regimental Thanatocracy", brano tormentato e ossessivo condito da sferzate travolgenti e affilate come rasoi e la nefasta “A Ghost Along My River”, dal forte coinvolgimento emotivo grazie ai riffs ruvidi e striscianti, alla velocità sostenuta e alle vocals selvagge (superlativo il “surreale” outro in stile Dark Ambient e dalle linee vocali spettrali).
"Ultimatum" rappresenta un ottimo biglietto da visita per i Lilyum, forti di un sound già maturo e compatto dal punto di vista compositivo (considerando anche il fatto che si tratta del primo lavoro interamente Black metal) e che può migliorare con l’inserimento di patterns dal carattere ancor più personale.

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